Campo del Munton
Scheda
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Strada Vecchia per Albonese |
Telefono | 0321.885684 (Associazione Culturale Burchvif) |
info@burchvif.it |
|
Apertura | Area Aperta - Sempre Visitabile |
Tariffe | Ingresso Gratuito |
Dosso delle Volpi
E' un'area di origine alluvionale abitata dal Tasso e, saltuariamente, anche dalla Volpe ( "Campo del Munton" - "Dosso delle volpi").
Il "condominio" abitato dagli animali citati è costituito da una struttura di cunicoli e tane che si affacciano all'esterno con una ventina di uscite.
In una parte dell'area è stato anche realizzato uno stagno da destinare alla riproduzione degli anfibi.
Il progetto consente, da un lato, di conservare un aspetto dell'antica morfologia di questo territorio e, dall'altro la sopravvivenza ed il ritorno di specie minacciate dalla scomparsa degli habitat necessari a garantire loro rifugi e siti di riproduzione.
Il restauro vegetazionale consiste nella ricostruzione dell'antico bosco di pianura mediante la messa a dimora delle specie che ne sono caratteristiche come querce, carpini, aceri, biancospini, noccioli, sanguinelli, prugnoli... che, nel tempo, andranno a sostituire le straniere robinie.
E' un'area di origine alluvionale abitata dal Tasso e, saltuariamente, anche dalla Volpe ( "Campo del Munton" - "Dosso delle volpi").
Il "condominio" abitato dagli animali citati è costituito da una struttura di cunicoli e tane che si affacciano all'esterno con una ventina di uscite.
In una parte dell'area è stato anche realizzato uno stagno da destinare alla riproduzione degli anfibi.
Il progetto consente, da un lato, di conservare un aspetto dell'antica morfologia di questo territorio e, dall'altro la sopravvivenza ed il ritorno di specie minacciate dalla scomparsa degli habitat necessari a garantire loro rifugi e siti di riproduzione.
Il restauro vegetazionale consiste nella ricostruzione dell'antico bosco di pianura mediante la messa a dimora delle specie che ne sono caratteristiche come querce, carpini, aceri, biancospini, noccioli, sanguinelli, prugnoli... che, nel tempo, andranno a sostituire le straniere robinie.